I progetti iconici sono stati reinterpretati da una pittrice di Settimo Rottaro su tele e colori a km 0.

Cosa c’entrano le vecchie lenzuola di canapa con uno degli studi d’ingegneria multidisciplinare più longevi d’Italia? Che legame c’è tra il rigore di un disegno tecnico e i colori ricavati dalle materie prime presenti in Canavese?

Il nesso c’è e ad oggi si trova appeso all’ingresso della luminosissima sede di Sertec là dove Sertec Engineering insieme a Maria Giachetti, restauratrice di beni culturali e pittrice di Settimo Rottaro, hanno sviluppato il progetto SERTEC FOR ART.

All’interno della fabbrica non c’è solo tecnica, ma anche cultura e spirito d’innovazione – Adriano Olivetti 

L’iniziativa ha portato alla realizzazione di quattro opere a olio di lino su canapa, esposte nell’open space con vista Mombarone presso gli uffici di Sertec Engineering. I dipinti mostrano reinterpretazioni artistiche di alcuni progetti iconici di Sertec:

La Famiglia, ispirata al Tribunale di Ivrea, Sertec Libano e Le tre Mantidi, ispirate al progetto per il complesso turistico di Kaslik in Libano e Sertec Harrisburg ispirato al progetto architettonico dello stabilimento di Harrisburg.  

A maggio con un evento in sede, Sertec aprirà al pubblico la galleria, l’auspicio è che l’iniziativa possa essere catalizzatore di nuove idee per altre iniziative culturali, sociali e imprenditoriali.

Siamo partiti da due obiettivi. Da un lato abbiamo voluto sfatare il luogo comune dell’ingegneria che pensa solo ai numeri, essendo convinti del fatto che ci sia un filo rosso tra ingegneria e arte. Dall’altro, noi che abbiamo avuto tanto dal territorio e che tante soddisfazioni continua a darci, abbiamo voluto esprimere questo legame tra universi solo apparentemente lontani, usando il linguaggio del Canavese. La tecnica di Maria Giachetti, in questo senso è perfetta” – Lorenzo Vignono, Direttore Commerciale di Sertec Engineering.