Museo Minerario di Cogne (AO)

CATEGORIA Ambiente e Territorio
Architettura
Terziario
TIPOLOGIA Turismo
Ingegneria naturalistica
PROGETTO Museo Minerario di Cogne (AO)
COMMITTENTE Comune di Cogne (AO)
LUOGO Cogne (AO)
ANNO 2018 - in corso
SUPERFICIE2.140 mq (aree interne Villaggio Minatori)
STATO in corso

La miniera di magnetite di Cogne ha avuto per secoli un’importanza strategica per Cogne e tutta la Valle d’Aosta, costituendo una delle principali fonti di sostentamento. Tuttavia, dopo uno sfruttamento industriale durato per secoli, il 23 Marzo 1979 le miniere di Cogne hanno chiuso i battenti.

A Cogne i segni dell’attività estrattiva, durata, con pause, per vari secoli, appaiono abbastanza ben inseriti in quello che è un tipico paese di alta montagna. Gli impianti esterni della miniera, il cosiddetto “Cantiere Cogne”, inframmezzati da case private, costituiscono con esse un agglomerato industriale-residenziale. La miniera vera e propria, con numerose gallerie che si diramano su vari livelli all’interno della montagna, si trova nelle viscere del monte Creya. All’esterno, allo sbocco delle gallerie di penetrazione, appare visibile, anche dal paese, l’imponente complesso di Colonna, a quota 2406 metri, che per alcuni decenni ha ospitato i minatori durante i turni ad alta quota in un isolamento che si può definire quasi monastico. Questo enorme edificio venne abbandonato agli inizi degli anni ’60, quando l’ingresso della miniera fu trasferito da Colonna al livello sottostante di Costa del Pino, a quota 2027 metri, raggiungibile con pochi minuti di teleferica dal nuovo villaggio minatori (denominato “Villaggio Anselmetti”) situato nella borgata di “Moline”.

In questo nuovo quartiere, oltre agli edifici residenziali, erano presenti fabbricati industriali che venivano utilizzati per la frantumazione del minerale e per la successiva separazione del minerale in base al suo contenuto di magnetite. Dal quartiere Moline, tramite un’apposita galleria di carico, veniva caricato un trenino elettrico il quale compiva l’ultima fase di trasporto del minerale in direzione Aosta. Una ferrovia dedicata, collegava infatti Cogne con la stazione di Eaux-Froides, nella conca di Pila, passando attraverso la galleria del Drinc. Una volta arrivato alla stazione di Pila, il minerale veniva successivamente trasportato nuovamente tramite funivia, fino ad Aosta, alla fonderia “Cogne”.

Il Comune di Cogne ha incaricato il raggruppamento temporaneo di professionisti Sertec Srl (Capogruppo mandatario), Arch. Deborah Bruno e Arch. Fabio Bonetti, nell’ambito dei “Lavori di musealizzazione del Sito Minerario di Cogne e di allestimento del Museo Parco Minerario regionale”, per svolgere i servizi di:

  • Progettazione di fattibilità tecnico ed economica, definitiva, esecutiva con piano di manutenzione dell’opera;
  • Coordinamento della sicurezza nelle fasi di progettazione;
  • Coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione;
  • Direzione dei lavori.

 

Con il presente intervento, il committente si pone l’obbiettivo di incrementare l’offerta turistica del sito minerario di Cogne andando:

  • ad implementare il percorso già esistente ed aperto al pubblico di Costa del Pino collegando il livello superiore del frantoio del Minerale con la Galleria del livello 2072;
  • ad ampliare il percorso museale del Villaggio minatori in località Moline coinvolgendo la stazione di arrivo delle benne di raccolta del minerale, l’edificio in cui venivano effettuate le operazioni di frantumazione e separazione del minerale dalla sterile, e i fabbricati un tempo adibiti a officine e depositi.

 

Il percorso si snoda sia internamente agli edifici menzionati del Villaggio minatori, sia esternamente attorno all’imponente locale di frantumazione e di separazione del minerale dalla sterile. Vengono pertanto inserite nuove opere architettoniche a supporto del percorso museale come la passerella metallica di collegamento tra l’attuale museo e la stazione benne.

Il nuovo percorso museale ha come scopo ultimo il voler ricostruire l’evoluzione storica della miniera di Cogne. Il concetto di base è quello di essere “museo” e contemporaneamente “centro interpretativo”: dare perciò a tutti i visitatori gli elementi per “capire” come la miniera si è sviluppata, come è cambiata e come, di conseguenza, ha cambiato il paesaggio, la vita materiale e sociale delle comunità di Cogne, St. Marcel e Ollomond.

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